venerdì 22 gennaio 2010

piccola criminalità, grande rottura di palle

La doppia ora
Trama: al secondo minuto circa si capisce già tutti l'inghippo. Lei non la racconta giusta, lui non sa recitare, il resto è tutto italiano. Poi ci stanno dei sogni, quasi Doppi Sogni.

L'hanno tinto di giallognolo. Poi hanno provato a dargli una mano di neretto. Poi addirittura con un filtro ci mettono pure un quasi rviolahorror soprannaturale. Ciononostante, rimangono solo il verde d'invidia per le altre cinematografie, il bianco slavato della noia, e il rosso di rabbia di sapere che qualsiasi film tocca l'italico pensiero, lo trasforma in: due palle.
Per fortuna la doppia ora del titolo non doppia anche nel minutaggio, e il film è corto.
Poi per carita, se a voi piace il cinema italiano (storie piccole, sentimenti grandi, bravi attori, tutti attori, piccoli attori), questo è proprio un film italiano. pure se a volte si crede di non esserlo, anzi addirittura certe volte si penssa quasi di essere un film di genere... però no! no! per fortuna no... fanculo.

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