martedì 23 marzo 2010

Aman iti

Good morning Aman
Trama: Piazza Vittorio ombelico del mondo.

Questo film è così 1996. sembra che il regista abbia visto L'odio e abbia pensato, «aho, ce l'avemo pure noi li probblemi de integrazzione, che a piazza vittorio ce sta tutta a comunità somala che stanno incazzati neri (!ehm) e nun so integrati pe gnente pure noi pure in italia ce stanno 'e ballenè! mortacci loro, mo ce faccio er firme».
Non mi credete?
Ecco, ora mi credete.
che poi neanche sarebbe male, ma davvero sa di vecchio.
Mastandrea mi piace, a prescindere.
La Caprioli, davvero, ma che ci sta a fare in questo film? Solo per portarsi dietro il pelo alle conferenze stampa? Cosi su Vanity Fair invece di mettere l'intervista al ragazzetto preso per strada molto neorealista (e molto pippa a recitare) ci va lei a dire "sì, è importante fare i film sociali, la gente deve sapere le cose sociali. eh? come? le mie scarpe? Ma sono le nuove di Comme de Garçons!"

2 commenti:

  1. stai leggendo il consiglio, dunque. bien. aspetto il profeta e the hurt locker.

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  2. vado lentissimo. è faticoso come il loro viaggio senza meta.
    il profeta arriva. hurt locker no perché l'ho visto un anno fa e non ho proprio voglia di rivederlo (anche se virato dalla vittoria oscar)...

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