giovedì 25 marzo 2010

Scuola della violenza, massimo dei Voti

Il profeta
Trama: entri in carcere quasi per sbaglio, esci boss.

La critica di mezzo mondo è impazzita per Il profeta. Sui quotidiani ha più stellette che il petto di un generale della marina. Candidatura all'oscar e tutto il corollario.
Intendiamoci, Il profeta è un bel film. è un gran bel film. Si guarda con attenzione e svicola molte delle banalità del genere carcerario (ad esempio non c'è il detenuto buono con il topolino, strano no?). La scala della criminalità che il protagonista scalino dopo scalino sale è allucinante e allucinatoria e, ripeto, mai banale. Attore protagonista bravissimo...
però ho dei però
ad esempio l'estrema didascalia di alcuni passaggi che in film del genere potevano essere resi con maggior sottigliezza (esempio: quando deve allontarsi definitivamente dai corsi, che fa, manda due scagnozzi a cacciare il boss corso dal cortile con un pugno in pancia. invece, io che sono sceneggiatore sopraffino, avrei fatto una scena in cui il corso preparava a lui il caffè).
Poi questa sua trasformazione in boss (oggiuddillì) è troppo, appunto, alta. davvero dal carcere una mezzacalzetta può diventare un boss che quando esce ha tre macchine di scorta? certamente il lato "Scuola Criminale Obbligatoria" è perfetta, il carcere redime? difficile... al massimo mette in contatto i criminali...
e poi il lato più onirico. le visioni. sono redenzione? proprio no. sono visioni allucinatorie date dall'isolamento mentale? mah... non raggiungono uno scopo.
fatte queste critiche (non so, magari sono io che mi accanisco, ad averceli film cosi) Il profeta rimane assolutamente un film da vedere, con un pensiero al nostro di cinema criminale, fatto da criminali... no dico:
Fine PENA... mai.

Pena anche per il claim del film "uccidi o sarai ucciso". ma perchè i distributori ci prendono tutti per coglioni? che vogliono vendere Il profeta come fosse Face/Off 2. merde.

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