Chickenbroccoli: Sei spari di separazione

martedì 27 luglio 2010

Sei spari di separazione

American Gun

Trama: bowlink a columbine... cioè tutte le vita "linkate" tra di loro da pochi gradi di separazione. tipo professore toglie pistola a ragazzo nero figlio di donna che lavora in store in cui ragazzo bianco fa rapina uccidendo figlia del professore (non è spoiler questo, ho inventato per farvi capire).

Queste sono le occasioni dove gli americani toppano e cedono al loro scemo buonismo. come il filmdi Oliver Stone sulle Torri Gemelle (sparare a zero sugli americani due post dopo averli osannati, succede anche questo, solo su C&B).

Il film prende come base il massacro della Columbine, ma, lontanissimo dal verismo documentaristico di Moore o dall'ascetismo stilistico di Van Sant, trasforma in fiction tutto il corollario di vite che si incrociano intorno ad un fato (per errore di battitura ho scritto "fato" invece di "fatto") del genere (tipo: come vivranno dopo i genitori dei tizi che hanno sparato? e come il poliziotto che il giorno prima li aveva fermati per poi lasciarli andare?). chiaramente non usano nomi veri... però siamo lì.

E che iniezione di scemo buonismo, che abbracci, che pianti e che pessimi attori (nonostante Donald Sutherland).

Non ci siamo. Anche perché se rivedi queste scene, quelle vere, la cosa fa davvero molta, ma molta, paura:

E ripensi alla faccia di Cialtron Eston

Mai tenuta in mano un'arma? Io una volta, una volta sola da adolescente. Il ragazzo di una mia amica poliziotto (poi dici, evviva i poliziotti, evviva) mi ha fatto "vedere il pezzo" (ehm... la pistola....ehm... l'arma di ordinanza) e cristo pesava cento chili. Inutile dire che mi ha fatto schifo tenerla in mano e, per fortuna, oltre alle macchine e allo sport, anche le armi sono una di quelle passioni tipicamente maschili di cui faccio volentieri a meno. (ehm... dai, me n'è rimasta almeno una).

Ora, siccome c'è, io ve lo linko, poi chi youtuberà vedrà