domenica 28 novembre 2010

Imagine Helter Skelter

Leslie - Il mio nome è il Male
Trama: Vita, morte (di altri) e miracoli (dell'LSD) di una seguace di Charlino Manson.

MI FA ARRABBIARE! No ma io dico ma che cazzo gli ci vuole a fare un film su Charlie Manson DECENTE! Un film ma dai magari non dico BELLO, ma almeno INTERESSANTE! Ma io dico, la densità specifica di un personaggio come Manson (mettici poi che è un cosiddetto serial killer (anche se ha ammazzato massimo due persone) è tutta già scritta. Voi lo sapete no? Charlie Manson, Sharon Tate, Polansky e tutte i vari massacri? Be' dovreste. Il fatto è che la vita di Manson è talmente legata a Hollywood (non solo perché ha trucidato la Tate, moglie di Polansky), ma di più ancora legata al concetto di "hollywood". In un periodo e in una città (L.A.) nata e cresciuta con la patina della "città del sogno americano" che magari un giorno arrivi lì con l'autobus metallizzato dalle campagne del North Dakota e un mese dopo vinci l'Oscar (peccato che il più delle volte l'unico oscar che vedi è una riproduzione in vinile che ti stanno per infilare tu sai dove sul set di un film porno, evvabbèdai). Insomma Manson, un vero terremoto dialettico per hollyowood e le sue promesse, invece niente, non ci riescono, sempre e solo relegato a produzioni TV o a parodie (bellissime peraltro):

o a film come questo che ok forse qualche idea la mettono pure insieme (prima fra tutti il canovaccio del ragazzino giurato che si lascia "trascinare" dall'entusiasmo hippy della Famiglia e dal fascino maligno di questa Leslie. E anche l'idea di contrapporre una patina pastello da ADVertising di "famiglia perfetta" alla ruggine e alla polvere del ranch di Manson ci sta. Che poi questi film conducono una vita veramente miserrima, cambiano locandine ogni due giorni e a volte cambiano pure nome. Questo in particolare gira con TRE nomi diversi:
Tristezza. Ancora di più per l'attore che fa Manson che è un cane. FA più paura quello della parodia di cui sopra.
E ALLORA IO DICO: Hollywood, non avere paura di riaprire la ferita che ti ha inferto Manson, entrando dentro una delle case dei divi e facendo tutti fuori (sì, lo so, lui manco c'era) e fai un film VERO. Insomma dallo in mano ad un Fincher vedi che ti fa. Guarda che Manson ha fascino da vendere. A parte il fatto che uno che scriveva cose del genere: «Ai bambini spiegate che cosa  non devono fare nella speranza che escano e lo facciano, così che voi possiate giocare il vostro gioco con loro. Dovreste tutti guardarvi  attorno, affrontare i vostri bambini e cominciare a seguirli e ad ascoltarli.» oppure «voi mi sembrate un composto di ciò che qualcuno vi ha detto che voi siete. voi vivete per le opinioni degli altri... non siete sicuri di come siete e vi chiedete se sembrate a posto» o anche «siamo le prigioni  di noi stessi, siamo i guardiani di noi stessi e facciamo il nostro tempo. potete vedere che io sono libero» be' paradossalmente un certo "rispetto" per la follia lo meriterebbe pure, che se avesse avuto l'idea di aprire, chessò, un centro di accoglienza per ragazzi disadattati ora sarebbe minimo presidente degli Stati Uniti di America, questo in America chiaro, oppure un capo di quelle società per ritrovare fiducia in se stessi. Però ecco quello che voglio (e che se continuano a fare film brutti così si allontana sempre di più, nessuno scommetterà più su un personaggio se i tre quattro film precedenti hanno fatto schifo, vedi Houdini) è un film BELLO su Charles Manson. Il libro da cui trarlo c'è già, eccolo. Io poi già l'ho consigliato tempo fa ma ve lo riscrivo, magari quel giorno non vi funzionava la connessione, a voi di Hollywood: Si chiamerà...
HELTER SKELTER 
Sinossi: Sosteneva di essere Dio. Diceva che i Beatles gli avevano affidato il compito di salvare l'umanità. La cosa peggiore è che la gente gli credeva. Nel 1969 gli adepti della sua Famiglia uccisero nell'arco di due notti 7 persone (tra cui Sharon Tate, all’epoca moglie di Roman Polansky). Il santone psichedelico ha per ora meritato solo un serial TV e una geniale caricatura su MTV ad opera di Andy Dick, ma nulla di più. Il fatto che sia ancora vivo (anche se plurisessantenne e con una svastica tatuata in fronte) potrebbe essere l'occasione per interessanti inserti documentaristici.
Attore consigliato per il ruolo

Sean Penn, basso e cazzuto. Lo sguardo da matto poi gli viene benissimo.
Regista: Roman Polansky, il metodo migliore per scacciare i propri demoni è affrontarli.

Canzone titoli di coda

1 commento:

  1. Sono daccordo che serva fare un film "vero"..Manson è visto come un pazzo ma questi giudizi vengono fatti da altri pazzi che nn sanno guardare in faccia ciò che nn capiscono..per ciò che Manson ha fatto viene visto come un demonio,il suo intelletto però fa invidia al mondo..sull attore che consigli secondo me più che un attore che riesca a fare lo sguardo del matto servirebbe qualcuno con lo sguardo molto profondo,intelligente,cime uno che crede fino in fondo nelle proprie parole che altrimenti nn fumzionerebbero su nessuno :)

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