giovedì 21 aprile 2011

JUNKIE MOVIES WEEK ☺ Amore Tossico

Eroini: Scordatevi le stronzate di Radiofreccia, scordatevi i fattoni simpaticoni del brit-popper, scordatevi addirittura le scene più toste di Trainspotting e quelle tragiche di Christiane F., che arrivano i "belli su tutte le rote" protagonisti di Amore Tossico, ad oggi il più tragico film drogato che mi sia mai capitato di vedere. E, chiaramente, tutto sta nella parola "neorealismo", che a conti fatti è la cosa che l'Italia al cinema sa fare meglio, da sempre e per sempre.
I fatti: Da Ostia alla stazione Termini, seguiamo le vite squallide dei tossici all'ultimo stadio. Quelli che un po' ti fanno addirittura sorridere perché ti ricordi di quei comici visti in TV che "paarlaanoo tuddii sdrassshiggatiiii «che c'haiii mille lirrreeee per bijjettooo»" con la busta bianca al braccio ferito e tutti curvi sulla proprio vergogna. Ma in realtà, quando vedi Amore Tossico, scopri che NON c'è un cazzo da ridere, che il proto-documentario che stai vedendo è quello che i tossici vivono davvero, una vita piena di squallore, tristezza, disperazione, sudori freddi e marchette. Anche un gelato è uno spreco di soldi perché toglie 1000 lire dai risparmi per il prossimo "schizzo".
Gli spacciati: Amore Tossico è tossico nel vero senso della parola. Non c'è una singola scena in cui non "ti piglia male". In cui non ti disperi, in cui non senti una pesantezza diffusa iniettata a forza tramite gli occhi. Chiaramente, il 99% di questa disperazione te la infondono i protagonisti, che come neorealismo comanda, furono presi dalla strada, scelti tra veri tossicodipendenti o ex (anche se si sa, che il concetto di ex, nella tossicodipendenza, ha davvero poco valore). Recitano sè stessi, interpretano sè stessi, senza filtri, per così dire. E la storia, che a conti fatti è poca cosa, viene schiacciata dagli sguardi spenti delle protagoniste che nessuna attrice dedita a chissà quale metodo potrà mai ottenere, ai visi "impastati" che ti vengono solo dopo anni di dipendenza dalla droga o dall'alcool, e non dal make-up, pur buono che sia. I suoni vengono attuttiti dallo "szoccolio" da corsia ospedaliera che fanno i bucatini per cercare lo "schizzo", la "farma" dove comprare le spade. Andavano di moda, gli zoccoli da portantino, nella Roma degli Anni70/80, quelli con la suola di legno che faceva rumore come di nacchere, e sono diventati un suono distintivo della tossicodipendenza, come il lamento di uno zombi. L'effetto sconvolgente lo danno i protagonisti (i cui personaggi mantengono i nomi degli interpreti) ed è come quando vedi Ladri di Biciclette, quando vedi  Mery per sempre, quando vedi Gomorra: è tutto vero, è un documentario mascherato da film. E ti piglia la pezza.
Gli spacciatori: Tutti fanno tutto, tutti si fanno tutto. Ci sono varie scene di spaccio, dallo spacciatore che raggiunge un accordo alternativo alla straniante scena della nonna spacciatrice:
La drammaticità fatale e l'ambiente funebre pervade ogni fotogramma e la visione diventa una cosa pesante e quasi insopportabile.
HIGH IN THE SKY: Eroina. Sparata in tutte le vene possibili.
«Ho detto cazzo che botta»: La scena dell'overdose finale è girata sotto il "monumento" (più che monumento è un affronto) sul lungomare in ricordo di Pier Paolo Pasolini. La scelta ha un valore simbolico quasi iconico. Pasolini, che dedicò il suo cuore proprio alla parte del mondo che noi scansiamo. Una scena impressionante. Come quella del quadro. Io ve la metto, ma ve lo dico. Fa paura. Altro che cazzate horror slasher. C'è la forte probabilità che vi rovini la giornata, fate voi:
Perché ti fai? Se c'è un film che può davvero convincere qualcuno a non drogarsi, quello è Amore Tossico. Sia chiaro, non sono partito con questa Week Mission per fare i Post Progresso droga brutta. Le mie pochissime esperienze drogate non sono state male e il fatto che io non mi faccia spinelli o altro è più una mera questione economica (al fumo preferisco un biglietto del cinema) e al fatto che per indole c'ho certe radici ai piedi (in quanto a stare "coi piedi per terra") che per sdradicarle non basterebbe il verderame iniettato direttemente nella giugulare. Però, durante Amore Tossico, mi sono anche un po' pentito di alcune battute facili uscite fuori nelle scorse visioni (e di certo mi scorderò di questo pentimento nelle prossime). Sono uno stronzo a ridere anche un po' dei bucatini e a cambiare marciapiede quando magari ne becchi due che ti vengono incontro? Quando vedi Amore Tossico ti rispondi sì.
Chill Out Zone: C'è poco da farsela prendere bene:

7 commenti:

  1. Pur essendo facilmente impressionabile a livello emotivo, ho adorato questo film. I fattoni di Ostia coprono tutta la gamma di emozioni possibili che un drogato può suscitare, dalla pena/compassione/tristezza/tragedia alla simpatia/risate/commedia dettata dall'ironia noncurante con cui affrontano TUTTO e dalla leggerezza delle battute in romanesco tirate fuori nel modo più naturale e noerealistico possibile (per l'appunto).
    Nel mio caso l'apprezzamento del film in sé, narrativamente riuscitissimo secondo me, ha superato l'angoscia derivata da "è tutto vero".

    Il punto è che in qualunque film sulla droga è sempre "tutto vero". Quelle cose succedono davvero ovunque. E' che intorno ci è montata una storia finta che ti fa scordare che la droga è vera e brutta. E le facce degli attori ti ricordano che stanno solo recitando una parte. Qui c'è una storia ridotta all'osso (ma quanti film esistono con storie minimaliste così?) e l'unica differenza è che gli "attori" sono drogati veri. Se fossero stati solo attori sconosciuti incredibilmente bravi sarebbe stato diverso? Sarebbe stato "solo un film"? La scena del quadro avrebbe fatto meno paura? O sarebbe stata una scena potentissima in qualunque film? Secondo me il confine è davvero labile. Mi sto spiegando malissimo, ma per me più che dire "sono uno stronzo a ridere dei drogati" (perché solo di fronte a questo film? La droga è vera sempre, pure in Trainspotting) bisogna dire "che film incredibile, ti fa capire DAVVERO come si comporta un drogato". I due piani per me sono diversi, non so se è chiaro (risposta: no).

    E cmq aneddoto: anni fa ero a casa con due amiche e decidiamo di vedere un film. Io e un'altra avevamo già visto Amore tossico e decidiamo di farlo vedere alla terza parlandone come di un film "sulla droga, ma UN SACCO DIVERTENTE, cioè ovviamente tristissimo però ti giuro TI SPACCHI DALLE RISATE" (cosa che di fatto era successa a me e all'altra quando lo avevamo visto la prima volta).
    Risultato: dopo mezz'ora la terza amica IN LACRIME a dirci "ma quali cazzo di risate?!?! Siete due stronze!!".
    Noi due mortificate a GIURARE che non era una presa per il culo dicendo "ma a noi aveva fatto ridere..."

    Sono forse un mostro?
    In realtà NO, perché allora tu sei un mostro a dire che belli i film di tortura.
    Continuo a sostenere la tesi dell'OTTIMO film, che addirittura può far ridere fortissimo o piangere fortissimo a seconda di come lo vedi, e sticazzi se gli attori sono veri, finti ecc.
    (ecco, mostro! :P)

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  2. quello che mancava alla mia recensione.
    e pensare che io avevo letto AMORE TOSSISCO e pensavo parlasse della dipendenza per il Levotuss...
    C&B mostro.

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  3. Ho due antecedenti, anzi tre: uno letterario, Christiane F. da cui vidi il film, ma dopo aver letto il libro, ed infine la pubblicità di questo film...Non ricordo se prima o dopo Christiane...credo prima.
    Il libro fu un pugno allo stomaco tenendo conto che era assai più impietoso del film, più crudo ed approfondiva alcune cose che nel film letteralmente nn c'erano ma sopratutto nn era la storia di "adolescenti che poi si drogano"...nn riesco a spiegarmi bene ma il film alla fine a quel che di "glamour" che hanno in genere films, anche quelli con le migliori intezioni.
    Quando finalmente lo vidi, mi lasciò un nn so che di triste e sporco ma potrei dire di quel sporco che va via velocemente,un pò come vedere un gang movie ben fatto: sai che nn è vero, ti fa pensare si ma resta alla fine lì, su pellicola. Quello che nn mi tolse è un senso di tristezza, di decadenza, nulla più...
    Il trailer di Amore Tossico (il film nn l'ho mai visto e fino a stamani nn ci avevo pensato e -thò- eccotelo qua) mi lasciò proprio quel senso di sporco, di brutto, che credo ci debba essere se si affronta l'eroina, sopratutto l'eroina degli anni '80 che s'è portata via quasi mezza generazione, che ci lasciava i ragazzi sbracati o caracollanti e starscicanti per strada e che certo nn erano glamour come Lou Reed che si presentava con la siringa ancora nel braccio (così narra la leggenda, la verità poi...) Pensa che il trailer da solo lo ha fatto ed ora che ho visto i video, beh, le sensazioni sono intatte...
    Il films nn credo siano meno reali se hanno o meno persone vere, prese dalla strada che recitano come vivono, forse hanno un che in più ma se si tratta di argomenti come questo c'è forse solo da domandarsi COSA essi devono o dovrebbero trasmettere...Se ciò nn è importante, in un film, non so cosa possa esserlo e allora cerchiamoci un documentario con veri tossici che si fanno vere pere con vere siringhe con vera eroina e magari con una vera overdose.
    Io ho visto anche Traispotting, dopo che il botto era scemato da un pò, in lingua originale...Se nn mi ha dato le sensazioni di Amore Tossico, penso perchè è innanzitutto un film che usa il linguaggio del cinema (terrei a precisare che a me piacciono i films ma nn sono una cultrice di cinema)e alla fine non parla di droga ma di ragazzi che tra una stronzata ed un altra si fanno.
    Altro motivo potrebbe essere anche che è una realtà che non è quella italiana, non c'è la vita italiana, il linguaggio italiano (fatto di inflessioni e parole anche dialettali) modi di fare italiani e dunque è come Christiane F. c'è distacco, oltre al motivo detto prima (ragazzi che si fanno di droga) Ci sono scene terribili, per me, come la morte del bambino ma non lasciano le sensazioni anche durature di Amore Tossico. Forse sono anche i vestiti, per me che ero adolescente negli anni '80 e GGiovane nei '90, il modo di vestire dei ragazzi di Traispotting non ha sapore di "casa" ma di un film ma quelli di Amore Tossico sembrano quelli che potrei incontrare là fuori fossero anche punk o simili...Forse per un Inglese o Scozzese questa sorta di immedesimazione c'è ma per me no, nn più di tanto.

    Isa

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  4. cmq tra ttut'eddue non si sa che v'eravate fatte?! Strafatte de Parlantina... :D

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  5. minchia che bel post. me lo sono venuto a leggere aspettandomi la tua solita strafottenza e me ne vado con la lacrimuccia all'occhio. beh...

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  6. ps: alabama, purtroppo la droga vera non è brutta. la droga vera è bellissima, è calda, è la fuga dalla realtà tagliente. altrimenti non creerebbe tutte queste cose bruttissime che gli girano intorno (la dipendenza, l'egoismo, la fuga dalla realtà tagliente ma vera e per questo bellissima). ah...

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  7. Eh ma io infatti non è che ne sappia un granché, però immagino che sia brutta se alla fine muori. Se resti vivo ok, magari non come quelli nel film... :)

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